Grazie al contributo di memoria di "Burghy" e "Zangu", nel mio post precedente, mi è piaciuto ripercorrere la storia del Mondiale su strada del 1972 a Gap (Francia), quando il vicentissimo Marino Basso si impose sulla linea d'arrivo quasi incredulo, divenendo Campione del Mondo.
Gli occhi spiritati che fissano un punto all'infinito, due braccia che lasciano il manubrio per aggrapparsi al cielo, due ruote che superano la linea del traguardo sono tra le scene che spesse volte abbiamo assistito nella storia del ciclismo moderno; possiamo ricordare, ad esempio, il grande Re Leone Cipollini nella vittoria mondiale ottenuta in Belgio nel 2002, ma ciò che ci giunge alla mente, in maniera istintiva, di cui sono qui a relazionare, è quanto è accaduto ieri.
Nei giorni scorsi vi ho già ampiamente raccontato di quelli che erano i preparativi per la prima gara della stagione e di quanto essa potesse rappresentare per i nostri protagonisti; ebbene, dopo una competizione estenuante condotta a più di 36 di media, immaginatevi questa scena:
Zangu è ancora sui pedali in posizione raccolta sul sellino e sta ancora spingendo nella volata, lanciata lunghissima, proprio alla fine della discesa che aveva condotto con abile maestria, staccando il gruppetto di fuga; discesa che apriva il rettilineo finale. E' un attimo. Pochi metri al traguardo e fissa è l'espressione di chi taglia il traguardo e s'illumina di sorpresa, come quella che di colui che è arrivato dietro di lui. Ebbene il corridore primo sulla linea del traguardo è "Gigetto", dietro di lui, "Zangu". Siamo a Bardolino sulle strade della G.F. International Città di Bardolino. Ma passiamo ai fatti di cronaca, il giovane di Cavazzale, dopo, un pò a sorpresa, aver sofferto l'ascesa finale, con uno scatto imperioso ha raccolto tutte le sue forze e mulinando i pedali sino a portare la bicicletta a 50 km all'ora, è riuscito in maniera imperiosa a superare "Zangu" negli ultimi metri. Complice della disfatta, anche il fondo stradale fatto di san pietrini che, sicuramente, non sono consoni alle caratteristiche di Zangu. Deve essere chiaro che l'analogia di "Zangu" a Bitossi è alquanto ingenerosa, in quanto egli è partito come uno dei favoriti a questa G.F.; ritengo che un paragone con il francese Guimard potrebbe essere più consono. Calzante, invece, è l'analogia di "Gigetto" con il grande Marino............almeno per questa gara.