martedì 11 marzo 2008

I numeri della G.F. Bardolino

La Gran Fondo Bardolino si è svolta nelle strade del Lago di Garda per un totale di km 155 (disl. 930 mt), e km 94 (disl. 670 mt) per la Medio Fondo. Questi i numeri dei nostri corridori:
Gran Fondo nr. 1009 partecipanti
Posizione 421 Gigetto - Tempo 4:23:47
Posizione 422 Zangu - Tempo 4:23:47
Posizione 470 Nino - Tempo 4:26:25
Posizione 527 Burghy - Tempo 4:28:43
Medio Fondo con 519 partecipanti!!!!!
Posizione 352 Beppo - Tempo di 3:14:03

Un Burghy ritrovato!!!


Spesso nei giorni scorsi abbiamo parlato di un Burghy dimesso, sconsolato, quasi attonito davanti alle prove dei suoi compagni dove lui non riusciva a replicare alla sua maniera. Ebbene le strade del Lago di Garda ci hanno fatto riscoprire un Burghy ritrovato, che ha saputo trovare il giusto colpo di pedale e a percorrere l'itinerario previsto con un tempo buono e quasi a ridosso di "Nino" Petacchi. Quest'ultimo, dopo aver condotto una prova esaltante a ridosso dei primi, non è riuscito a resistere nell'ascesa finale, dove Gigetto e Zangu si sono avantaggiati, perdendo così la possibilità di disputare una eventuale volata che l'avrebbe visto farla da padrone. Comunque rimane il fatto che la prova è stata confortante e di buon auspicio ad un miglioramento in salita che oramai è d'obbligo per poter rendersi competitivo nelle prossime corse.

lunedì 10 marzo 2008

L'erede di Marino Basso

Grazie al contributo di memoria di "Burghy" e "Zangu", nel mio post precedente, mi è piaciuto ripercorrere la storia del Mondiale su strada del 1972 a Gap (Francia), quando il vicentissimo Marino Basso si impose sulla linea d'arrivo quasi incredulo, divenendo Campione del Mondo.
Gli occhi spiritati che fissano un punto all'infinito, due braccia che lasciano il manubrio per aggrapparsi al cielo, due ruote che superano la linea del traguardo sono tra le scene che spesse volte abbiamo assistito nella storia del ciclismo moderno; possiamo ricordare, ad esempio, il grande Re Leone Cipollini nella vittoria mondiale ottenuta in Belgio nel 2002, ma ciò che ci giunge alla mente, in maniera istintiva, di cui sono qui a relazionare, è quanto è accaduto ieri.
Nei giorni scorsi vi ho già ampiamente raccontato di quelli che erano i preparativi per la prima gara della stagione e di quanto essa potesse rappresentare per i nostri protagonisti; ebbene, dopo una competizione estenuante condotta a più di 36 di media, immaginatevi questa scena:
Zangu è ancora sui pedali in posizione raccolta sul sellino e sta ancora spingendo nella volata, lanciata lunghissima, proprio alla fine della discesa che aveva condotto con abile maestria, staccando il gruppetto di fuga; discesa che apriva il rettilineo finale. E' un attimo. Pochi metri al traguardo e fissa è l'espressione di chi taglia il traguardo e s'illumina di sorpresa, come quella che di colui che è arrivato dietro di lui. Ebbene il corridore primo sulla linea del traguardo è "Gigetto", dietro di lui, "Zangu". Siamo a Bardolino sulle strade della G.F. International Città di Bardolino. Ma passiamo ai fatti di cronaca, il giovane di Cavazzale, dopo, un pò a sorpresa, aver sofferto l'ascesa finale, con uno scatto imperioso ha raccolto tutte le sue forze e mulinando i pedali sino a portare la bicicletta a 50 km all'ora, è riuscito in maniera imperiosa a superare "Zangu" negli ultimi metri. Complice della disfatta, anche il fondo stradale fatto di san pietrini che, sicuramente, non sono consoni alle caratteristiche di Zangu. Deve essere chiaro che l'analogia di "Zangu" a Bitossi è alquanto ingenerosa, in quanto egli è partito come uno dei favoriti a questa G.F.; ritengo che un paragone con il francese Guimard potrebbe essere più consono. Calzante, invece, è l'analogia di "Gigetto" con il grande Marino............almeno per questa gara.

Mondiale di Gap 1972 L'INCREDIBILE VITTORIA DI MARINO BASSO

La storia di quel mondiale è tutta negli ultimi due chilometri. Il gruppetto dei più forti è davanti agli altri. "E' inutile che scatti, perché ti vengo a prendere fino in Belgio", dice Basso a Merckx al termine dell'ultimo tentativo di fuga. Bitossi che furbamente si mette in mezzo ai duellanti e se ne va come una palla di cannone. Il francese Guimard, un altro dei favoriti, appena reduce da un attacco, sta ancora riprendendo fiato. E Bitossi va via. Il buco diventa una voragine, con Merckx che sceglie di non tirare il gruppetto che insegue il fuggitivo. La maglia azzurra è ad una manciata di metri dal traguardo. Il mondiale sembra finito. Merckx affianca Basso e gli sibila, "sono contento, ha vinto Bitossi". Poi Guimard che chiede aiuto a Zoetemelk e Basso che collabora a ricucire la fuga solitaria del suo compagno di nazionale. Dopo l'ultimo strappo, l'ultimo chilometro: un lungo rettilineo in fondo al quale c'è il traguardo. Quando Bitossi sembra ormai imprendibile, anche Mercks torna a spingere e a trascinare il gruppetto che si allunga. Un accelerazione che è come un colpo di frusta. Tutti spingono quasi a rompere la catena. Li' davanti, ad uno sguardo dal traguardo, c'è Bitossi che si pianta sui pedali e quasi sembra che la cosa non lo riguardi.
Marino Basso finge di passarlo a destra, poi scatta a sinistra e supera la maglia azzurra destinata a non dipingersi dei colori del mondo. Bitossi che si rialza ad un metro dalla linea, Guimard che lo scarta a destra per evitarlo, Merckx che lo affianca dall'altra parte. E' l'italiano Marino Basso che vince il mondiale di ciclismo a Gap.

mercoledì 5 marzo 2008

http://www.gardalaketour.com/

cari amici,
primo evento della Stagione e i nostri protagonisti sono già carichi. "Gigetto" con una gamba che non sente la catena riscalda il motore, macinando una media di 400 km alla settimana, ed è pronto alla partenza di una competizione che lo vede per prima volta nel 2008, misurarsi contro sè stesso (visto che al momento antagonisti nel gruppo non ce ne sono). Permane il dubbio se partire da subito forte o se misurarsi sulla ruota della vecchia volpe "Zangu" che, in questa prima parte della stagione è ancora alla ricerca di una condizione confortante che gli consenta di essere un minimo competitivo. "Nino", nonostante il buon stato di forma potrebbe pagare ancora l'inesperienza in corsa, che, come si sa, rappresenta un momento ben diverso rispetto agli allenamenti fatti in compagnia. "Tom Boonen" non pervenuto. Il "Burghy"; abbiamo visto nei giorni precedenti un "Burghy" sconsolato che soffre di essere staccato ad ogni salita e di non potersi esprimere a quelli che lui definisce "i suoi livelli". L'uscita di sabato scorso ha prodotto nel morale del "Burghy" un ulteriore smacco dovuto all'amara figura rimediata nelle strade dell'uscita settimanale del gruppo Palladio. Ma subito ha saputo reagire, come egli dichiara in questo sms:" mi sento meglio. Sabato è dimenticato. Sul Monte Pulgo ho ripreso Gigi che mi aveva staccato e ha dichiarato che andava all'85%. Beppo a due minuti. Rabbioso".
Da lì, per onere di cronaca, va menzionato che sono arrivate un ulteriore sequela di sms dove il Burghy, anche se vanamente, ostenta una certa sicurezza nel confronti di un "Beppo" che sta facendo dei passi da gigante e che, secondo il mio parere, potrebbe andare ad insidiare i suoi risultati.