martedì 31 maggio 2011

Giro d'Italia 2011 - Tappa Lienz - Monte Zoncolan Seconda parte: il Monte Zoncolan


"lasciate ogni speranza voi che entrate".........così recita il cartello in località Liariis, quando, dopo un breve falsopiano di qualche centinaia di metri inizia il "mostro". Non che la salita fino al quel punto fosse stata agevole, considerata la pendenza media del 9,2% nei primi due km. Ma è proprio quel cartello che segna da spartiacque a chi pratica questo sport per puro diletto e chi, animato da una "forma" di sado-masochismo, ama farsi del male. Il dislivello da scalare rispetto lo spazio da percorrere che si evince dalla cartina, non rende il sacrificio di questa impresa! Ma è lo stesso Zoncolan che richiede l'impresa, poichè una volta iniziato diventa una sfida non più contro di lui, ma contro sè stessi. E questa sfida è stata vinta non da tutti, perchè "non è da tutti"!!!








Ascesa del Monte Zoncolan:
Tom Bonet - FATTO
Testone - FATTO
Zio Olmo in arte "Burghy" - NON PERVENUTO

Ma passiamo ai contributi della giornata:

Tom Bonet si prepara all'inferno!!!

il preludio al dolore!!!

Le biciclette di chi non ce l'ha fatta!!!

un omaggio al Vincenzo nazionale

Tom e il suo fedele gregario (che sarei io) si avvicinano alla porta per l'inferno!

ah che bello.........una pendenza dove si puo' tirare un po' il fiato!!!

un breve tratto dell'inferno!!!



non potendo registrare il filmato in salita, causa rischio ribaltamento, vi propongo un breve tratto in discesa per farvi assaporare il "bocconcino" delle Zoncolan

e qui il peggio è passato!!!! questo tratto si percorre in "pianura" all'8%

credo che dopo questa salita il Taba non è andato in fuga!! e tantomeno in f..ga!!!


....e dopo tutto questa fatica....ecco il Paradiso!!!!

lo stadio naturale dello Zoncolan!!!!


lo stadio naturale

Ma c'è stato un passaggio anche della corsa rosa che ho voluto documentarvi. Passaggio rovinato dal cambiamento del percorso dell'ultimo momento che ha suscitato le ire della gente privata dell'ascesa del gruppo verso il Crostis. In successione una serie di foto e filmati che voglio rendere onore alla partecipazione a questa epica tappa!!





pensate che Sastre se ne sarà accorto che la strada era piuttosto verticale???



un vicentino nel gruppo!!!

Danilo di Luca non è nedlla stessa forma del Giro 2008....come mai???










il passaggio degli uomini di classifica


Tom, a piedi nudi, conoscendo la fatica dei ciclisti si sacrifica e li spinge


Il Zangu direbbe che la spinta è peggio del doping e che lui, anche nelle salite più impervie, le ha sempre rifiutate. I ciclisti, però, non hanno lesinato a richiederle e nel contempo a riceverle. Del resto la fatica era veramente tanta!!! in questa foto notate il lancio plastico di Tom che scareventa in avanti un corridore sollevato dal momento di relax!!!








un omaggio ad Auro.........

ed infine:
Burghy, ti è piaciuto questo giro???:
"mamma mia che fatiga, e per fortuna che non go fato lo soncoan!!!"


giovedì 26 maggio 2011

Giro d'Italia 2011 - Tappa Lienz - Monte Zoncolan Prima parte: il Monte Crostis

Tappa regina del Giro d'Italia, con il monte Crostis e lo Zoncolan da domare. Impresa difficile al limite dell'impossibile che solo i veri "re dei cavalcavia" potevano affrontare. Giornata fresca e soleggiata, perfetta per compiere l'impresa. E l'impresa è stata compiuta: "to cugin" e Tom Bonet hanno scalato entrambi i "mostri" con defezione del Burghy sullo Zoncolan che si è limitato affrontare solo i primi km per risparmiare le energie in vista della difficile Marcialonga di Predazzo del giorno 29 maggio 2011. Ma la vera notizia della giornata è il mancato passaggio del giro d'Italia sul Monte Crostis, dovuto, secondo l'Organizzazione e carenze organizzative e di sicurezza. Tutto ciò ha causato lo sdegno della gente del luogo che aveva preparato l'evento in maniera encomiabile, mettendo in sicurezza l'intero percorso.
Passiamo ai contributi di foto e filmati:

Il percorso affrontato

i due "mostri" da domare

"Zio Olmo" pronto per l'impresa

La salita bellissima del Crostis

Tualis e la vera salita deve ancora iniziare





l'arrivo in vetta

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il Gran premio della montagna

"to cugin" e Tom



il facile ed agevole sterrato del monte Crostis

la parte iniziale della discesa del Monte Crostis



Si discute del motivo per cui il Giro D'Italia non passerà di qui



Inizia la discesa del monte Crostis

la delusione della gente che attendeva il passaggio dei corridori

lunedì 9 maggio 2011

sabato 7 maggio 2011: alla conquista di Cima di Campo.

Scampagnata nei paraggi di Arsiè alla conquista della vetta di Cima di Campo. Una sessantina i km totali con la partecipazione del Burghy, Oreste, il Testone, Chapeau Capea e Giando. Giornata bellissima che ha favorito l'ascesa senza alcun problema con la cornice delle bellissime montagne del Trentino. Buona prestazione del Capea che sta raggiungendo un livello di forma ottimale per poter lanciare la sfida il suo eterno rivale: "l'innominato". Spenderei anche una parola per Oreste, del quale si sono potute apprezzate le doti di scalatore; ammesso e concesso che qualcuno potesse avere mai pensato che questo ragazzo non ha delle buone potenzialità ciclistiche, il buon Ivan sta dimostrando di migliorare giorno dopo giorno. Ma ora vi lascio ai contributi della giornata.
lo scenario bellissimo

Pecore al pascolo su Cima di Campo
E' risaputo che i peli di pecora
conciati delicatamente hanno un effetto benefico su corpo e spirito.


E c'è qualcuno che non sa resistere e si mette in competizione anche con le pecore:
scoprite chi è!!!!!!!!!

martedì 3 maggio 2011

Gran Fondo FI’ZI:K: il resoconto!!!

Partecipazione massiccia, organizzazione impeccabile e gare avvincenti: la Gran Fondo FI’ZI:K è stata un vero successo. Il tempo clemente ha riservato ai numerosissimi partecipanti la possibilità di pedalare i due percorsi programmati con assoluta tranquillità. Ma passiamo alla cronaca, al via come sempre gli irriducibili Burghy, Gigetto e il director che non è riuscito a confermare il buon risultato ottenuto alla Granfondo di Valdagno, ma che ha contenuto il distacco da un Burghy in grande spolvero con uno stato di grazia invidiabile. Ed è proprio il Burghy che ha dettato i ritmi sin dal primo metro, incattivendo la corsa attaccando in salita, in pianura e da buon “re dei cavalcavia” in tutti i mangia e bevi del percorso. Percorso sicuramente impegnativo per i novanta km totali che non ha lasciato un metro di respiro ad un povero Testone, come sempre “destinato ad inseguire”. Passata indenne la salita di Ca’ Vecchie, la Barcarola è stata fatale; il ritmo infernale imposto dal Burghy, ha portato fuori giri il povero Direttore che sin dai primi km ha dovuto contenere i danni. Alla fine 5 minuti e qualche secondo di differenza la dicono lunga sul grande stato di forma del Burghy, commentato dal suo principale rivale Tom Bonet così: “se el se alena par quattro volte la settimana, xe fatiga starghe drio”. Diciamo che non avendo contezza a quanto allenamento si sottopone il Burghy, non possiamo esprimere un giudizio compiuto se il risultato ottenuto va di pari passo al sacrificio profuso; di certo in questo periodo “non sente la catena” e quindi, se non si allena tanto, possono essere due le motivazioni di questo stato di forma: o è un fenomeno (e questo è pressoché improbabile, praticamente impossibile) oppure si è sottoposto a pratiche di famiglia sotto il consiglio prudente del “fattucchiere stregone” di Bologna che dopo anni di pratiche macumba contro il cugino, ha deciso di ritirarsi definitivamente dalle competizioni. Breve cenno sulla prestazione di un Gigetto in continuo miglioramento che nonostante non abbia rispettato quelle che erano le sue aspettative nella continua rincorsa al “falegname”, ha saputo interpretare bene la gara con un pregevole 13° piazzamento di categoria e 84° assoluto. La giornata è stata allietata da un nuovo ingresso nel gruppo: Oreste. Volendo fornire una descrizione sommaria dell’atleta possiamo dire che assomiglia all’Ivan Gotti dei tempi gloriosi che lo vedevano protagonista ai Giri d’Italia; fisico asciutto, direi asciutissimo, gamba lunga e potente, si annuncia essere fortissimo in salita e in netto miglioramento in pianura. Il passaggio alla bici da corsa richiede un tempo utile per poter affinare tutte le tecniche necessarie per il saper stare in gruppo e data la simpatia Oreste, sa stare in gruppo, quindi i presupposti sono ottimi. Ne seguiremo le gesta con estremo interesse nelle prossime uscite testando i miglioramenti negli allenamenti infrasettimanali. Di altro non avrei da relazionarvi se non il fatto che vi invito tutti a partecipare al sondaggio della settimana dal titolo: “il Burghy, ci/si fa o ci è?” che troverete in alto a destra nella pagina!



MASSIMA DELLA GIORNATA:
Il Burghy rivolto al Testone dopo l'arrivo:


"e pensa che mi sono dovuto fermare un minutino al ristoro sennò prendevi molto, ma molto di più"