martedì 29 aprile 2008

G.F. Città di Vicenza 2008, una brutta giornata!!!!!

Epilogo amaro alla Gran Fondo Wilier Città di Vicenza. L’appuntamento, attesissimo da tutti, ci ha tristemente amareggiato per quanto capitato durante la corsa. La giornata è iniziata sotto i migliori auspici con un sole molto bello, una temperatura primaverile, che preannunciava una Gran Fondo all’insegna dello spettacolo e del divertimento. Tutti in griglia pregustavano la giornata di festa e di ciclismo e già scalpitavano per la partenza consapevoli di voler dare il meglio di sè. La partenza è fulminea, come sempre, i primi si sono già vantaggiati e il resto del gruppo avanza lento nell’ascesa che porta a San Gottardo, che impietosa, crea già una forte selezione. Ed è qui che la giornata ha un cambiamento repentino, inaspettato. Circa 20 km. percorsi, nella strada che a picco porta a Barbarano, Zangu e Gigetto sono davanti a tutti e iniziano ad affrontare i primi due tornati della discesa. Da lì, la strada dritta consente di prendere molto velocità sino ad arrivare ad una semicurva che anticipa le ultime difficoltà della discesa, due curve molto pericolose. Ed è proprio in questa semicurva che, complice la velocità, la frenata brusca, la perdita in un attimo del controllo del mezzo, la bicicletta s’impenna e poi, Zangu cade; il caschetto, lo posso dire senza remore, salva la vita al nostro amico che si accascia sull’asfalto dopo aver sbattuto violentemente la testa contro il muro che costeggia la strada. L’impatto è violentissimo e il casco si apre in due come una noce di cocco, il corpo, sbalzato nuovamente a centro strada, diventa un ostacolo da evitare che fa rovinosamente cadere a terra altri ciclisti. Gigetto, che si trovava a ridosso di Zangu durante la discesa, riesce ad evitare la collisione, si salva fortunosamente dalla caduta e inizia a prestare i primi soccorsi. Da subito la situazione sembra non essere grave, nonostante egli si trovi in uno stato confusionale causato dal fortissimo trauma cranico avuto nell’impatto con la roccia viva. I soccorsi di Burghy e Tomas, l’ambulanza che arriva subito con personale paramedico che non sembra all’altezza della situazione in più di qualche circostanza, l’arrivo all’Ospedale di Vicenza, sono i momenti topici di una giornata che è girata male. Il bollettino medico è impietoso e parla di frattura a più di una vertebra cervicale. La situazione è al momento permane difficile e finché non verrà sciolta la prognosi, la preoccupazione da parte di tutti è grande. Zangu continua a pagare dazio allo sfortuna. Ne è testimone l’incidente occorso in Sardegna il 23 aprile 2007 e, a distanza di un anno, la caduta a Barbarano. Cosa lo avrà portato a questo incidente, in una discesa che conosce metro per metro e che si trova nelle strade dei suoi allenamenti? In questo momento poco importa; l'essenziale è che lui esca da questa difficile situazione quanto prima e che le condizioni di salute si stabilizzino volte ad un recupero totale. Un grande abbraccio al nostro amico e l’augurio di pronta guarigione.

giovedì 24 aprile 2008

To cugin, grinta da vendere!!!!!

Pubblico una parte del post ricevuto da "Enzo Paolo" per dargli il giusto risalto e per evidenziare che anche se "moderatore" di questo blog, non mi esimo dal porre l'accento anche sue notizie che in qualche modo possono ledere la mia credibilità. A tal proposito risponderò riga per riga invitando i miei visitatori a replicare, perchè qui la loro "parola" è sempre libera. Così è stato scritto: "dal video apparso sul blog, vi è prova certa che Burghy e Beppo sono stati eccessivamente comprensivi ed umani nel tenere una andatura diciamo di tipo "panoramico" nel tentativo di non umiliare "to cugin", sintomatica, a questo riguardo, la totale assenza di reazione di Beppo, al momento del sorpasso di "to cugin"; si evidenzia, infatti, come lo stesso Beppo continui imperterrito ad osservare il panorama, quasi annoiato da una tale andatura;………omissis…………………………... Tutto ciò non fa che sminuire fortemente il significato del formale successo di "To cugin", il quale, sempre più si dimostra adatto a percorsi brevissimi, a dir poco".
Ora posso rispondere e dire a Enzo Paolo che nella sua seppur breve carriera ciclistica ha ottenuto risultati confortanti, ottenuti grazie ad una preparazione, sicuramente non sommaria. Del resto il tempo è un bene prezioso e lui ne ha avuto tanto!!! Ora tu direbbe sicuramente: “vuoi mettere con i miei Prestigio, con le mie imprese ecc…” Sai spesso ciò che si ricorda di quello che qualcuno ha fatto sono le sue ultime imprese o di come ha abbandonato questo sport. Io voglio ricordare le tue ultime uscite, perché spero che tu non abbia abbandonato; (anche se mi preoccupa l'eventuale cessione della tua Dosi) ciò che è successo domenica, nella salita del Poleo, caro Enzo Paolo ha diverse analogie con l’ultima uscita in bicicletta che tu facesti con il sottoscritto nei meravigliosi Colli Bolognesi. Se ricordi bene, dopo una meravigliosa rimonta chiusi l’ultima salita della giornata con un possente scatto che mi fece scollinare per primo. Caro Enzo Paolo, il sottoscritto nonostante tutto ha grinta da vendere.... e lo puoi vedere anche dalla foto!!!!

Gigetto, mi sto ritrovando, tornerò più forte di prima!!!!

Un tempo infernale, qualche linea di febbre avuta nei giorni prima dell'appuntamento, una partenza tormentata per l'inserimento in griglia, il peso delle aspettative per la gara, la pressione esercitata nei giorni precedenti da tutti e soprattutto da Zangu, sono gli ingredienti del ritiro alla G.F. Valdagno di Gigetto. Il tutto condito da un carattere non ancora formato e che a volte nella sua introspezione porta a degli eccessi. E' questa la giusta ricetta di un ragazzo con un carattere chiuso, che talvolta, non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Così tutto risulta più difficile, anche il comunicare le cose più semplici; nella uscita di domenica l'ho spronato a dare un'immagine di sè diversa; di rendersi disponibile al dialogo, al confronto. Solo così può ambire ad una sua personale crescita sotto tutti gli aspetti. La risposta è stata alquanto positiva e lo si denota dal simpatico video da lui girato del mio scatto imperioso che ha lasciato tutti di stucco!!!! (di ciò avrò modo di dilungarmi nei miei prossimi post, visto che accetto di buon grado alcune provocazioni arrivate quest'oggi). Ritornando al Gigetto il nostro sondaggio ha dimostrato quello che io sostengo da tempo: la maggioranza di voi (61%) ritiene che il ritiro sia stato un episodio, il 16% sostiene che sapeva che sarebbe andata a finire così, mentre un altro 16% si chiede chi è Gigetto. Da parte mia c'è la consapevolezza che sia stato solo un episodio, anche se il cammino del giovane di Cavazzale è ancora lungo. La simpatica risposta del 15 aprile al mio post dove egli ammette la sconfitta e rilancia la sfida alla gf Wilier, promettendo di non deluderci, è il giusto inizio di una nuova immagine che sono sicuro egli vuole dare di sè......speriamo in un segno di maturità che permanga nel tempo a prescindere dai risultati sportivi.

lunedì 21 aprile 2008

Terzo classificato Campionato Italiano Moutain Bike Aeronautica Militare

Ancora una buona prestazione dell'amico Vasco che seguo con molto interesse, un pò per l'amicizia che a lui mi lega, un pò per l'interesse nei suoi risultati nella Mountain Bike. Ieri Vasco ha ottenuto il piazzamento di terzo classificato nel difficilissimo campionato italiano dell'Aeronautica Militare svolto nelle strade della Gran Fondo dell'Argentario. In un percorso di 47 km. corsi alla media di 20,68 con un dislivello di circa 1300 metri, il nostro amico ha saputo centrare questo ottimo risultato. Nell'ottica di una futura "campagna acquisti" per la squadra corse dei Re dei cavalcavia spero che Vasco voglia pensare di far parte di questo gruppo!!! Chi volesse approfondire itinerari e percorsi del bellissimo Argentario può visitare il sito seguendo il link nella rubrica "siti d'interesse". Ciao

domenica 20 aprile 2008

Uscita domenicale....Salita del Poleo!!!!

Uscita domenicale a ranghi ridotti. Presenti quest'oggi il Burghy, Gigetto, Beppo e "To cugin". Zangu in ritiro al Lago di Garda, ha vestito i panni del gregario per degli amici e cercato di rifinire la preparazione in vista dell'impegno importante della prossima domenica. Nino, come più spesso accadde, si concede serate di svago rincasando tardi e non presentandosi agli impegni con il gruppo. L'uscita si è svolta nelle strade che portano tra Vicenza e Schio in una giornata splendida per il sole e il caldo. Unica asperità della giornata, la salita del Poleo, si sviluppa nel costo della montagna arrampicandosi, tornante dopo tornante, concedendo uno spettacolo memorabile per il panorama della vallata scledense e delle bellissime montagne del Pasubio. L' ascesa misura 10 km per 660 metri di dislivello con una pendenza media del 6,6 e massima di 12 km. I primi 8 km sono abbastanza agevoli e i tornanti consentono di rifiatare in continuazione; arrivati al paese si svolta a sinistra e iniziano gli ultimi 2 km con pendenze più impegnative sino ad arrivare al valico della Cappella del miracolo di San Caterinella, ove inizia la discesa che porta a più percorsi, tra i quali la strada che, passando per Bosco di Tretto ci ha condotto a Santorso. I tratti in pianura non hanno riservato sorprese, ma nella salita i fuochi della competizione si sono accesi. Beppo ha iniziato a scandire un passo regolare e il Burghy e Gigetto rimanevano a ruota senza fare fatica. Io, devo ammettere dato lo scarso allenamento, facevo alquanto fatica, ma grazie al carattere sono riuscito a tenere il gruppo e raccogliere tutte le forze e scattare in prossimità del G.P.M. Risultato: seconda posizione dopo Gigetto. Diciamo che la prestazione del Burghy e Beppo, non deve passare in secondo piano rispetto la mia. Probabilmente sono rimasti sorpresi dalla scatto imperioso che ho prodotto e non sono riusciti nemmeno a reagire. Per onestà devo ammettere che non sono ancora pronto alla competezione con nessuno di loro, ma oggi mi sono sentito un vero re dei cavalcavia.

giovedì 17 aprile 2008

Nino, l'acqua della GF Valdagno, un bagno di umiltà.

Nei giorni scorsi, prendendo atto del comunicato stampa, ci siamo resi conto che il Nino ha compreso gli errori commessi e ne ha fatto tesoro per i prossimi appuntamenti. Di fatto, alla vigilia della G.F. Valdagno, avevo visto un atleta altamente motivato e sicuramente pronto a ben figurare. Di certo non si può dire che pecca di presunzione, anche se l'epilogo della gara è stato triste ma credo di poter confermare che lui potrà fare veramente molto bene nel prossimo futuro. Vi lascio con le sue promesse!!!!

Un gradito rientro....diamogli il benvenuto!!!!

Oramai, cari amici sono trascorsi mesi da quando ho aperto questo spazio per narrarvi "storie di bicicletta" e, sin dall'inizio, ho voluto introdurre uno ad uno coloro i quali animano le nostre scene e ci rendono partecipi nel condividere questa passione. Nel primo periodo, in particolare, mi sono soffermato su un personaggio che ha calcato le scene delle più importanti Gran Fondo del circuito, ottenendo dei brillanti risultati. Ebbene, ho notato che nei giorni scorsi si è dilettato a lasciare un commento ad un mio post e, il fatto di venire a conoscenza che ci segue fedelmente e si intrattiene talvolta leggendo le nostre gesta, mi fa un immenso piacere. E' per questo che do il benvenuto, anzi il bentornato a "Enzo Paolo" nella speranza di vederlo quanto prima un minimo competitivo per gareggiare con i nostri "cavalli di razza". Lo invito nelle prossime settimane ad essere uno dei miei assidui lettori visto che il tempo non gli manca, magari partecipando anche alle mie sempre più interessanti iniziative. Un salutone.

martedì 15 aprile 2008

Il Blog si fa sempre più ricco!!!!

Carissimi e affezionati lettori, il Blog dei Re dei Cavalcavia si fa sempre più ricco!!!! I vostri pareri, le vostre opinioni necessitano di uno spazio appropriato che renda onore a ciò che è il vostro pensiero rispetto a tutte le notizie trattate. Per quanto sopra è con immenso piacere che Vi presento "lo spazio del sondaggio", che ci darà nuovi spunti di conversazione e che, darà voce alla vostre opinioni. Questa settimana iniziamo con il sondaggio sulla notizia più importante della settimana, ossia la defiance di Gigetto nella G.F. Valdagno. Buon voto a tutti, vi aspetto numerosi!!! Ciao

Un solo uomo al traguardo 2

Ho già avuto modo di parlare del momento triste e malinconico che sta vivendo il Burghy. Nonostante tutto ciò egli ha saputo raccogliere le giuste motivazioni e stimoli e pedalare la G.F. Valdagno portandola a termine. Il risultato non è certo tra i migliori, ma la presenza è testimonianza dell' inizio di una nuova stagione dove gli stimoli necessari potrebbero arrivare e portare tante altre soddisfazioni. Forza Burghy, ti vogliamo ai livelli del passato!!!

lunedì 14 aprile 2008

Un solo uomo al traguardo!!!

G.F. Valdagno che scivola via in una giornata uggiosa di pioggia e freddo e tradisce le previsioni meteo riportate nei giorni scorsi e soprattutto le aspettative di chi si giurava protagonista. La giornata si presenta difficile sin dalle prime ore; la pioggia la fa da padrone, il vento e il freddo ci fanno ricordare le difficili strade del "nord", dove si corrono le corse che fanno la storia di questo sport. E' proprio in queste condizioni che la tempra, il carattere, la capacità di affrontare le difficoltà deve emergere; chi riesce interpretare il ciclismo come una "missione" dove il lavoro, l'allenamento, la voglia di migliorarsi e la passione identificano il ciclista che vince le battaglie, prima contro sè stesso e poi contro gli altri. E' lo sport e solo pochi riescono a carpirne i significati più reconditi. La cronaca di ieri mi vede testimoniare, mio malgrado, l'arrivo di solo due dei nostri protagonisti: Burghy e Zangu. Il primo si classifica 579 su 715 sul percorso medio e da il senso ad una prova che è giusto al crocevia di una momento difficile dell'atleta per le vicende note. A lui va solo il monito che, a parte il risultato, la prova sostenuta sia l'inizio di nuovi stimoli per il futuro. Il secondo è l'eroe della giornata. Zangu ha sostenuto una grande prova, mettendosi in gioco sino in fondo, contro tutto e contro tutti. Il difficile antagonismo con Gigetto, la crisi di fame che l'ha colpito nella salita di Quargnenta, la caduta nella discesa verso Valdagno, sono alcune delle difficoltà che ha dovuto affrontare durante questa domenica. La rivalità annunciata nei giorni scorsi, che prometteva fuochi d'artificio, si è rilevata nulla. Il giovane di Cavazzale, che ci aveva fatto sognare con prestazioni fuori dal comune nelle diverse sedute d'allenamento, paga lo scotto di un deficit caratteriale che lo ha contraddistinto anche nel passato. Carattere, invece, che non manca al Zangu che sin dalla crisi di fame ha saputo reagire. Nella discesa che porta a Valdagno, cadendo, è riuscito a rialzarsi con l'orgoglio di chì ha dovuto e saputo affrontare cadute molto peggiori. In quel momento nella mente gli si sarà sicuramente balenato quanto accaduto il 23 aprile 2007, quando in una funesta giornata al Giro di Sardegna, egli si ruppe il femore. L'odore dell'asfalto, il dolore per le botte riportate, gli indumenti strappati, gli hanno dato la percezione di quanto già vissuto, ma oramai appartenente al passato. Il presente è un altro e ci dona l'immagine di un atleta che sa interpretare la gara con uno spirito di altri tempi e con la visione futuristica di uno sport intrinseco di valori ed etica. Ma torniamo ai numeri della giornata: Zangu si è classificato alla posizione 164 su 265 classificati a quasi 28 di media. Per i numerosi tifosi che lo seguono nelle sue imprese (compreso il famoso "diablo tino rossonero" di cui si registra la presenza nel percorso), mi accingo ad assicurarli che il loro campione sta bene e promette di dare il suo meglio anche nelle prossime prove per meritare sempre di più la loro stima. Per la cronaca riporto un comunicato stampa di Nino pervenuto oggi in redazione: "a 24 ore dal ritiro la considerazione che mi viene è che sarebbe bastata un pò di attenzione in più perchè tutto fosse andato per il verso giusto. Quindi il rammarico è alto. Però prendo questo evento come una lezione che mi insegna a non trascurare nulla. Piccola consolazione è aver imparato qualcosa". Ritengo che questa bagno di umiltà del giovane "Petacchi" è la premessa ad un futuro che egli può guardare con serenità perchè, con questa premessa, i risultati non potranno sicuramente non arrivare. La stessa consapevolezza d'intenti sarebbe bella vederla nel giovane di Cavazzale. Ultimi fatti di cronaca: la mancata presenza di Beppo che si premia con una giusta e meritata giornata di riposo dopo svariate giornate di allenamento e il Tom Bonet non pervenuto.......!!!!!

sabato 12 aprile 2008

La vigilia della G.F. Valdagno si fa incandescente!!!

Siamo oramai a un giorno dalla partenza della G.F. Valdagno e l'atmosfera che si respira è divenuta incandescente. Ho raccolto nei giorni scorsi le testimonianze di Nino e Burghy e, ognuno a proprio modo vive la vigilia con aspettative e obiettivi diversi. L'attenzione, in questi giorni si è focalizzata su altri due partecipanti che, da sempre, hanno dichiarato di crederci ad un buon risultato e nelle ultime settimane si sono più volte confrontati nelle strade d'allenamento. Ma la vigilia della gran fondo si è resa più interessante dal dubbio di una mancata partecipazione del Gigetto. Da lì, Zangu, che ha condotto una preparazione seria e scrupolosa, si è visto un pò tradito dal fatto di non avere avversario con cui confrontarsi e, a telecamere spente e non, si è lasciato andare ad uno sfogo. Egli sostiene che è poco etico presentarsi a due giorni dalla competizione adducendo, secondo il suo punto di vista, scuse poco plausibili di questa mancata partecipazione da parte del giovine di Cavazzale. E aggiunge che ritiene più sportivo dichiarare una eventuale defiance, solo a poche ore dall'inizio. Quindi invita il Gigetto a presentarsi alla partenza e auspica che l'atteggiamento, che io stesso avevo denunciato qualche giorno fa, non abbia a ripetersi. Non si capisce cosa accade nella testa di questo ragazzo che dimostra di avere discrete capacità ciclistiche, ma altrettante lacune caratteriali. A tal proposito ieri sera ho raccolto la testimonianza di Zangu che a telecamere accese si sbilancia poco, ma come potrete vedere, l'entusiasmo dei suoi tifosi è proprio tanto.

Gigetto, ci sarà???


Nei giorni scorsi vi ho relazionato sull'eventualità di una mancata partecipazione da parte di Gigetto nel caso di tempo avverso. Ebbene, pare che il tempo non rappresenti più un problema, in quanto le previsioni ci dicono che sarà coperto ma senza pioggia per tutta la giornata. A guastare un pò la festa mi è giunta la notizia che il Gigetto senbrerebbe avere qualche linea di alterazione che ne mettono in dubbio la presenza alla partenza.

giovedì 10 aprile 2008

Burghy e i suoi obiettivi per domenica!!!

i buoni propositi di Nino!!!!

Ho raccolto le impressioni e i buoni propositi di Nino Giulio Petacchi che promette fuochi d'artificio. Ascoltiamolo!!!!!

Ricognizione G.F. Valdagno

Ieri, sotto un cielo che ha regalato uno pallido spiraglio di sole, nonostante le previsioni meteo avverse è stata fatta una ricognizione di una parte del percorso della G.F. Valdagno; nello specifico abbiamo affrontato la salita di Quargnenta e la discesa che porterà alla terribile ascesa finale "del Castello". Insieme al Burghy e il Nino, si è affrontato la salita con un ritmo blando per consentire di valutarne i particolari e di ben capire le difficoltà, i punti di eventuali attacchi e dove ci si dovrà difendere. L'ascesa si presenta lunga ma con delle pendenze blande, anche se dopo le numerose salite affrontate prima, darà sicuramente molto fastidio ai nostri partecipanti. Opinione comune è che per come si presenta, l'asperità si addice appieno alle progressioni devastanti del "Gigetto" che la potrebbe utilizzare come trampolino di lancio per una eventuale vittoria. Ha impressionato, inoltre, la discesa che porta in Valdagno, che oserei definire tecnica, difficile da affrontare e assolutamente pericolosa in condizioni normali, figuriamoci nell'eventualità di condizioni metereologiche avverse. Da qui nasce la considerazione che, come la salita può favorire la capacità di progressione e scatti di Gigetto, la discesa favorisce un Zangu abilissimo a manovrare la bici in discesa. Nella ricognizione Nino è rimasto positivamente motivato dal percorso e ha voluto ribadire che non si capacita del fatto di non venire considerato come uno dei pretendenti alla vittoria finale e giura che domenica se ne vedranno delle belle. Da parte mia, ho visto un Nino in peso forma con un buon colpo di pedale, anche se ritengo che potrà farsi valere un pò più avanti nella stagione.

martedì 8 aprile 2008

E ALLORA GIGETTO...TI VUOI SVEGLIARE????

Mi è giunta voce che Zangu, in grande spolvero ha dato un assaggio della sua preparazione sabato nel classico "Tour Palladio" ad un povero Gigetto che, inerme, non è riuscito a resistergli nella salita che porta ad Asolo. Fatto strano, date le aspettative che si ripongono nel giovane di Cavazzale che nell'ultimo periodo, ha dimostrato di possedere un colpo di pedale invidiabile. Ma cosa succede al ragazzo..........si sta forse confrontando con uno sport che chiede troppo ai propri atleti. Fatica, sudore, doversi confrontare con il sole, vento, pioggia, manti stradali bagnati dove la bicicletta è difficile da governare, fanno parte delle regole di uno sport che è solo per pochi. Gigetto hai voluto la bicicletta e ora devi pedalare. Così la voce che non lo vede alla partenza alla G.F. Valdagno di domenica nel caso di condizioni atmosferiche avverse, spero che sia solo una tattica pre-gara e che il Gigetto ci dimostri di che tempra è fatto.

TANTI AUGURI ZANGU!!!!!

Mese ricco di impegni ciclistici ma anche di compleanni.....oggi compie gli anni Zangu, il ciclista più forte del gruppo per doti d'atleta e d'esperienza. Gli dedico questo video che lo ritrae al "mitico" Giro delle Fiandre Amatori 2005, percorso lungo naturalmente, nell'ultima asperità della giornata il Bosberg, dove lo si vede scollinare primo davanti al nostro To' Bonet che lo marca ad uomo!! TANTI AUGURI!!!!

lunedì 7 aprile 2008

Aprile.....il mese delle corse monumento!!!!

I grandi si guardano e nel finale hanno le gambe in riserva. Così il 92° Giro della Fiandre premia il belga Stijn Devolder, 28 anni, campione nazionale, che vince con un attacco sull’Eikenmolen, il 15° Muro, a 25 chilometri dall’arrivo. Sul traguardo di Meerbeke ha preceduto di 15" il connazionale Nick Nuyens e lo spagnolo Juan Antonio Flecha; quarto, a 21", Alessandro Ballan, che ha battuto Hincapie e Pozzato. La vittoria rappresenta per questo atleta sicuramente il giorno più importante della sua carriera, ottenuta anche con la maglia di Campione del Belgio.Il Fiandre è la corsa per antonomasia più importante per i Belgi, che vivono la passione del ciclismo in maniera maniacale. Quest'ultimo è assolutamente considerato lo sport nazionale e lo si nota dall'affluenza di un pubblico composto e appassionato lungo le strade sulle quali si svolge la corsa. Le sensazioni e le emozioni che si racchiudono nella storia che questo appuntamento vive ogni anno sono difficili alla comprensione di coloro che non l'hanno vissuta da vicino. L'ammirazione e il rispetto scaturisce in queste ascese dure e secche che si rendono impossibili nel pavèe bagnato, nella difficoltà dei ciclisti, nella parte di attori nervosi per mantenere le prime posizioni ad ogni ascesa, stremati dalla fatica e concentrati, perchè un attimo di distrazione può essere fatale. Il Fiandre è epico, e solo chi ha la passione per la bicicletta e ha avuto l'onore di viverlo da vicino può assaporare appieno le gesta di coloro che ne hanno scritto la storia!!!

TANTI AUGURI BEPPO!!!!

Il nostro "vecio" appare sempre più motivato a fare un buon risultato alla http://www.granfondoliotto.com che si disputerà domenica prossima a Valdagno e per questo alterna poche presenze al lavoro per rifinire la oramai eccelsa preparazione al corto. Nell'attesa di commentare gli sviluppi non posso esimermi da formulargli i miei migliori auguri di Buon Compleanno anche se con un giorno di ritardo.

venerdì 4 aprile 2008

DEDICATO A JIMMY



Il blog nasce dalla mia voglia di raccogliere quella che è un a mera condivisione della passione per la bicicletta e di tutto il mondo che ci gira intorno con i suoi attori e comparse. In questo spazio goliardico, però, non ci si può esimere dal riportare anche quelle notizie dolorose, che ci frangono e ci riportano con i piedi per terra ad una dimensione più umana della nostra esistenza. Il giorno 28 marzo, alle ore 21.08 ho ricevuto un sms dal Burghy che recito testualmente: “Jimmy è morto. Investito da una automobile. Per favore non chiamare. Ciao”.
La notizia chiaramente mi ha sconvolto e mi ha arrecato un immenso dispiacere. Il mio pensiero è andato subito al Burghy e alla Simona, pensando al dispiacere che potevano provare in quel momento. Da lì ho provato a vestire i loro panni e a provare a riflettere su quelli che potevano essere i loro sentimenti. Credo che la morte di un cane, per chi prova un affetto profondo per lui, è un evento traumatico. E' una separazione pesante e dolorosa a cui credo non si riesca a dare una connotazione razionale. La morte porta con sé un bagaglio di sofferenza inaccettabile che scatena reazioni difficili da gestire. Vivere la morte improvvisa del nostro amico cane, per colpa di un incidente, è come una porta sbattuta in faccia. Di colpo si è colti da quella incredulità angosciante, da quello sgomento improvviso. Quanto è difficile riordinare le cose che erano sue, togliere i giochi, mettere in ordine la cuccia, chiudere i sacchetti del cibo, togliere tutte le sue copertine. Non c'è una logica a cui appellarci, il distacco fa terribilmente male. Un cane è un amico, è l'estensione del nostro corpo, sempre al nostro fianco, sempre presente con i suoi occhi dolci che ci guardano adoranti. La sua fedeltà, la sua lealtà, la sua intensa compagnia, il suo cercare le nostre mani per una carezza, la sua coda scodinzolante, il suo modo di proteggerci, di difendere la nostra casa, il suo modo così pieno di gioia di giocare con noi. Un fedele amico che non ti tradisce mai. Non ci si può staccare facilmente da generatori di sentimenti così profondi e in effetti non si deve farlo. Amare è un mondo a sé, è una dimensione diversa dove non esiste né vita né morte, solo emozioni pure, pulite, libere da umane contaminazioni, genuine e vere. Amare vuol dire non dimenticare, non sostituire, non rimpiazzare, ma vuol dire anche amare sempre, ancora, contro le leggi di una natura che rende i nostri affetti meno longevi di noi. Amare vuol dire non dimenticare tutte quelle creature che vagano sole in cerca di affetto, che sono chiuse nei canili dopo essere state abbandonate, picchiate, maltrattate, dopo aver sofferto la fame e la sete. Amare vuol dire non dimenticarsi di quelle creature che vagano per strada, lottando ogni minuto per sopravvivere, per un boccone di cibo, per un po’ di calore, per un riparo dalla pioggia, con il pericolo costante di essere investite da un'auto, picchiate o avvelenate da qualche balordo. Creature in balia di un destino crudele, senza una carezza, senza un aiuto, senza una parola, creature immerse in un silenzio che vuol dire abbandono indiretto, ma consapevole e silente di chi vede e non fa niente, di chi vede e si volta dall'altra parte. Ed è qui che si trova un senso anche alla morte. La morte è anche rinascita. E la rinascita è un'altra possibilità, è un'altra apertura verso la vita, verso le emozioni. Aprire le braccia verso un nuovo affetto è un atto di amore verso le creature che ci hanno lasciato, è il segno che quello che ci hanno insegnato in maniera così intensa e profonda non andrà perduto. Il nostro cane ha scavato nel nostro cuore con la sua silenziosa e armoniosa purezza e ci ha messo radici forti e vigorose. Radici che non moriranno mai, ma che metteranno nuovi germogli da cui nasceranno nuovi amori sinceri e incondizionati. Da quelle stesse radici credo che potranno nascere nuovi sorrisi, nuove coccole per un musetto diverso, per uno sguardo diverso, per una creatura diversa. Ma le radici saranno sempre le stesse, sempre verdi, sempre fertili, sempre pronte a generare amore. E noi non possiamo non accettare questo regalo. Amare è la sola risposta alle nostre domande, ai nostri dubbi, alle nostre incertezze. L'Amore è l'unica forza più grande di tutto, l'unica che può vincere anche la morte. Questo è il regalo che il nostro amico ci fa mentre dignitosamente ci lascia.
E Jimmy questo ha fatto per tutti noi.
Non dimentichiamolo mai.